Specie: Calendula
officinalis
Origine: area mediterranea
Distribuzione: tutto il mondo
Fioritura: estate
Significato: dolore e tristezza
Descrizione
Il genere Calendula comprende solo una ventina di specie. L’altezza della pianta varia da 5 a 50 cm, le foglie sono alternate sul fusto e le inflorescenze sono dette capolini: quelli che sembrano i petali in realtà sono piccole inflorescenze (fiori ligulari), così come quelle presenti al centro del capolino (fiori tubulari); tutti questi piccoli fiori sono detti flosculi e le diverse forme e la loro distribuzione molto fitta fanno apparire inflorescenza come unica (pseudodanzio).
I fiori sono nictinastici, cioè si aprono al mattino e si chiudono la sera, e sono conosciuti per causare, a chi ne soffre, effetti allergici.
Storia e usi
Il termine calendula deriva dal latino calendae, termine con cui veniva indicato il primo giorno del mese, in riferimento al fatto che la pianta fiorisce una volta al mese durante l’estate.
lnvece, il termine inglese per calendula, pot marigold, deriva dal tedesco pott, pentola, e marigold, il nome della calendula, poiché il fiore era usato come ingrediente in alcune zuppe tedesche. Il termine marigold significherebbe «Maria dorata», in riferimento a Maria di Nazareth.
I petali sono edibili e possono essere usati freschi in
insalate, oppure secchi negli infusi, per sostituire lo zafferano nelle ricette
o per dare un colore giallo intenso ai formaggi.
Dal fiore si possono estrarre diversi coloranti a seconda del solvente di
estrazione. I colori della tintura variano dal giallo al marrone.
Gli estratti di calendula sono usati in creme e prodotti cosmetici per le sue proprietà antiinfiammatorie e antisettiche; moderni studi hanno mostrato anche proprietà antitumorali e antivirali. Tuttavia, tali studi sono stati effettuati in vitro e le evidenze degli effetti sugli umani sono ancora deboli (vedi sezione per approfondire).
Simbologia e significato
Il significato del fiore è dolore, tristezza, pena d’amore ed è legato alla vicenda mitologica di Afrodite e Adone, come gli altri fiori della Rosa e dell’Anemone.
La dea dell’amore Afrodite, moglie del dio Marte, si innamorò di Adone, un giovane e mortale cacciatore. Marte, infuriato, scagliò un cinghiale contro Adone con l’intento di ferirlo a morte. Afrodite accorse da lui per salvarlo, lo nascose in una cassa e lo affidò alla dea degli inferi, Proserpina, con la raccomandazione di non aprirla. Lei trasgredì e, meravigliata della bellezza del giovane, ne rimase invaghita. Quando Artemide le chiese indietro Adone, Proserpina si rifiutò e la dea dell’amore chiese il giudizio e l’intervento di Zeus: egli comandò ad Adone di trascorrere una terza parte di ogni anno con Artemide, un’altra terza parte con Proserpina e l’ultima parte con una delle due, a scelta. Quando arrivò il momento per Adone di lasciare Artemide e scendere negli inferi, la dea pianse con dolore e dalle sue lacrime si generò la pianta della calendula.
In Messico le calendole sono associate alla morte, poiché vennero introdotte nel continente americano dai conquistadores spagnoli responsabili del genocidio degli indigeni.
Per approfondire
– Biology of Calendula officinalis Linn.: Focus on Pharmacology, Biological Activities and Agronomic Practices – 2012 (pdf)
– Phytochemical Constituents and Pharmacological Activities of Calendula officinalis Linn (Asteraceae): A Review – 2009 (link – pdf)
– Anti-Inflammatory, Anti-Tumor-Promoting, and Cytotoxic Activities of Constituents of Marigold (Calendula officinalis) Flowers – 2006 (link)
– Structure and In Vitro Antiviral Activity of Sesquiterpene Glycosides from Calendula arvensis – 1990 (link)
– Calendula (Calendula officinalis) – 1990 (pdf)